Campo estivo: i ragazzi sperimentano il servizio

Dopo una settimana intensa, si è concluso il campo di volontariato estivo con gli studenti delle scuole superiori di Roma.

È stata un’intensa settimana di attività per oltre 30 studenti delle scuole secondarie di secondo grado della Capitale, che hanno scelto di dedicare il loro tempo a un’esperienza di volontariato estivo.

Ragazze e ragazzi hanno avuto l’opportunità di immergersi in una realtà ancora sconosciuta per molti di loro, mettendosi al servizio delle diverse opere attive nel territorio della Diocesi di Roma. Partendo dalla Cittadella della Carità, si sono spostati presso le mense di Colle Oppio e di Ostia, per poi vivere un’esperienza di volontariato presso il centro di prima accoglienza per mamme con bambini “Casa di Cristian” e a “Casa San Giacomo“, dove hanno offerto sostegno ai piccoli malati e alle loro famiglie. I ragazzi hanno condiviso momenti di gioco con i più piccoli ed hanno contribuito ad abbellire gli spazi comuni, rendendo più accoglienti gli ambienti che per molti mesi diventano la loro casa.

Un’esperienza significativa è stata vissuta nella mensa Giovanni Paolo II di Colle Oppio, dove quotidianamente vengono distribuiti in media tra i 400 e i 500 pasti al giorno. Qui, i giovani hanno avuto modo di confrontarsi con la realtà delle persone più fragili, incontrando persone laiche e consacrate che quotidianamente donano il loro tempo per aiutare coloro che ne hanno bisogno. Attraverso lo scambio di spazi, esperienze e emozioni, hanno sperimentato l’universalità del servizio, comprendendo l’importanza di tendere una mano al prossimo per costruire una società più inclusiva e solidale.

Durante la settimana i ragazzi hanno avuto non solo la possibilità di fare servizio, ma anche di ascoltare testimonianze e riflettere su temi specifici quali: scuola, servizio civile, carcere minorile e mediazione culturale.

Durante l’ultimo giorno del campo estivo, i giovani hanno vissuto un momento di condivisione e restituzione. Ci hanno raccontato di aver compreso come anche i gesti più piccoli possono avere un impatto enorme, così come dell’importanza di trattare gli altri con rispetto, inclusione e compassione.

L’impegno e la passione dimostrati dagli studenti ci riempiono di speranza e ci spingono a continuare il nostro cammino per creare un ambiente in cui i giovani possano sviluppare le proprie competenze, nutrire la loro empatia e diventare attori di un cambiamento positivo nella società.