Auguri Papa Francesco! 10 anni insieme

Dieci anni con Papa Francesco, che ha saputo indicarci con grande determinazione la via per seguire una “Chiesa povera e per i poveri”. Era il 13 marzo del 2013 quando il cardinale Jorge Mario Bergoglio veniva eletto Vescovo di Roma, assumendo il nome di Francesco. Un cammino, sulle orme del santo di Assisi, sempre vicino alle periferie, agli ultimi, agli scartati. Portiamo nel cuore le sue parole in occasione dell’incontro alla Cittadella della Carità con gli ospiti e i volontari, per il 40° anniversario della Caritas diocesana di Roma:

“La vulnerabilità ci accomuna tutti. Tutti siamo vulnerabili, e per lavorare nella Caritas bisogna riconoscere quella parola, ma riconoscerla fatta carne nel cuore. Venire a chiedere aiuto è dire: “Sono vulnerabile”; e aiutare bene, lo si fa soltanto a partire dalla propria vulnerabilità. È l’incontro di ferite diverse, di debolezze diverse, ma tutti siamo deboli, tutti siamo vulnerabili. Anche Dio ha voluto farsi vulnerabile per noi. È uno di noi e ha sofferto: non avere casa dove nascere, ha sofferto la persecuzione, scappare in un altro Paese, migrante; ha sofferto la povertà. Dio si è fatto vulnerabile. […]

Questo è il cammino. Non si può fare l’aiuto ai poveri, non si può avvicinarsi ai poveri a distanza. Bisogna toccare, toccare le piaghe; sono le piaghe di Gesù. È misterioso: quando tu tocchi quella piaga, ti accorgi della tua. E questa è la grazia che ci danno i poveri, la grazia che ci dà la vulnerabilità dei poveri: sapere che anche noi siamo vulnerabili. Questo è bellissimo, perché significa che anche noi abbiamo bisogno di salvezza, abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica una parola buona: i volontari, anche i preti… Tutti abbiamo bisogno di un fratello Gesù; abbiamo bisogno di quell’intimità itinerante, di camminare con Gesù”.