Progetto a sostegno della Caritas Georgia

Nasce la collaborazione con la comunità di Batumi, nel comune ricordo di don Andrea Santoro

La celebrazione a Trabzon
La celebrazione a Trabzon

Un progetto di solidarietà internazionale con una Chiesa sorella nel ricordo della comune amicizia con don Andrea Santoro, il sacerdote romano ucciso nel 2006 a Trabzon in Turchia. È questo lo spirito con cui nasce la collaborazione tra la Caritas di Roma e la Caritas di Georgia a sostegno della mensa e del dormitorio di Batumi, città affacciata sul Mar Nero al confine con la Turchia.

Una delegazione di Roma, guidata dal direttore monsignor Enrico Feroci, dal 4 al 7 luglio ha fatto visita alla città caucasica per programmare una serie di iniziative per il prossimo anno pastorale che affianchino campi di volontariato ed esperienze di servizio pastorale, alle forme di sostegno economico con cui, da due anni, partecipa alla gestione dei servizi di accoglienza.

L’incontro tra le due Caritas si è aperto con il pellegrinaggio alla chiesa di Trabzon dove don Andrea Santoro ha donato la sua vita con il sacrificio estremo, guidati del vescovo Giuseppe Pasotto, amministratore apostolico per la Georgia e l’Armenia. La celebrazione eucaristica con la piccola comunità locale, per lo più immigrati georgiani che vivono e lavorano in Turchia, è stato il primo atto di una collaborazione tra le due chiese che nasce proprio nella comune amicizia di don Andrea. Il missionario fidei donum romano, pur operando in Turchia, era in costante collegamento con la Chiesa di Georgia e la comunità presente a Batumi, poco distante dal confine.

«L’amicizia tra le due chiese – ha ricordato monsignor Feroci – è un altro modo, quello della carità verso i fratelli sofferenti, per far fiorire il seme di questo figlio della Chiesa di Roma».