«Nella realtà delle carceri è prezioso il lavoro del volontario che si fa prossimo. La persona che soffre deve vedere in chi gli sta accanto una persona che è lì perché gli vuole bene. Nella sofferenza ciò che ancora di più fa soffrire è sentirsi soli. Come comunità cristiana possiamo renderci presenti». Così il cardinale vicario della Diocesi di Roma Baldo Reina all’incontro “Il volontariato nella giustizia penale”, che si è svolto lo scorso 22 gennaio nella Sala degli Imperatori del Palazzo Lateranense.
Un incontro positivo per il vescovo Benoni Ambarus, delegato diocesano per l’ambito della Diaconia della Carità, che ha visto la partecipazione dei dirigenti degli istituti di pena di Roma, rappresentanti delle associazioni di volontariato, agenti della penitenziaria, dell’ufficio per l’esecuzione penale esterna, diaconi, cappellani e consacrate.
«Le istituzioni – ha sottolineato il vescovo Ambarus – sono composte da persone e in questo periodo le persone delle istituzioni sono particolarmente gravate dalla situazione difficile. Anche per loro è importante avere la possibilità di un supporto autentico e sano rispetto al percorso di riabilitazione dei detenuti».
Tra le proposte emerse, quella di creare una sorta di centro di ascolto per i genitori dei detenuti ma soprattutto la volontà di fare rete per facilitare il reinserimento educativo.