Giornata mondiale dei Poveri: «La preghiera del povero sale fino a Dio»

Domenica 17 novembre gli ospiti della Caritas di Roma alla Messa con Papa Francesco

«La preghiera del povero sale fino a Dio» (cfr. Sir 21,5) è il tema della Giornata mondiale dei poveri che la chiesa celebrerà domenica prossima, 17 novembre. Come tradizione gli ospiti dei centri di accoglienza della Caritas diocesana di Roma saranno nella Basilica di San Pietro alla celebrazione presieduta da Papa Francesco e, al termine, dopo la preghiera dell’Angelus, siederanno a tavola con lui nell’Aula Paolo VI.

Nel suo messaggio per la giornata, Papa Francesco richiama l’attenzione su una duplice povertà che affligge le persone e le comunità. Il Santo Padre, afferma che non c’è solo la povertà materiale da combattere, ma anche una povertà spirituale che ci svuota e ci rende incapaci di riconoscere la presenza di Dio nella nostra vita. Da questo l’invito a riscoprire nella preghiera la forza per ritrovare speranza e compassione verso chi soffre. Questo rinnovamento interiore, aggiunge, è fondamentale per essere autentici strumenti di aiuto, capaci di affrontare le cause profonde delle ingiustizie sociali.

Francesco richiama alla centralità della preghiera, specialmente per i poveri, e alla necessità che la preghiera si traduca in carità concreta: «se la preghiera non si traduce in agire concreto è vana; […] tuttavia, la carità senza preghiera rischia di diventare filantropia che presto si esaurisce». Il Papa sollecita i credenti a vedere nei poveri un’occasione per concretizzare la fede e avvicinarsi a Dio, affermando che «Dio è attento a ognuno di voi e vi è vicino». La Giornata diventa allora un momento privilegiato per ascoltare la “preghiera dei poveri”, riconoscendo il ruolo che hanno nell’arricchire la fede comunitaria e spronando i cristiani ad azioni che vanno oltre la beneficenza, verso un’autentica relazione di condivisione.

Francesco sottolinea inoltre che i poveri, pur nella loro fragilità, siano portatori di speranza in una società spesso schiacciata dalla ricerca di ricchezza materiale. E infine, con un richiamo alla preghiera per la pace, il Pontefice esorta a “farsi pellegrini di speranza” e promuovere “segni tangibili” per costruire un futuro migliore​.

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