“Si respirava la vita”, l’accoglienza nella parrocchia di Santa Caterina

«Anche il sole sembrava partecipare con la sua luce tiepida al calore dell’accoglienza riservata ai nostri amici dell’Ostello». Così don Alessandro Palla, amministratore parrocchiale della comunità di Santa Caterina da Siena, descrive l’incontro della parrocchia con gli ospiti dell’Ostello “Don Luigi Di Liegro”, accolti lo scorso 12 giugno per condividere insieme la preghiera e la festa.

La testimonianza del sacerdote apre il numero di luglio-agosto di Gocce di Marsala, il periodico realizzato da ospiti e volontari dell’Ostello. «Si respirava la Vita – scrive don Alessandro -, quella che scaturisce dall’accoglienza. Quando in parrocchia si pensava a un pranzo o una cena da offrire alle sorelle e ai fratelli più bisognosi, inizialmente ci si stava orientando a chiedere questo servizio al gruppo ristretto della Caritas parrocchiale. Una sorta di addetti ai lavori. Ma poi si è pensato di non riservare questa grazia solo a loro. Bensì di estendere l’appello a tutti i parrocchiani. Questa scelta è stata motivata proprio nella consapevolezza che accogliere le sorelle e i fratelli poveri è accogliere Cristo e quindi è sperimentare e manifestare la Vita».

Molti dei parrocchiani hanno partecipato preparando il cibo, portando qualcosa da bere, allestendo i tavoli, servendo a tavola, donando un’offerta. L’importante era sentirsi parte, essere nel corpo. «Quando l’iniziativa è stata proposta alla comunità parrocchiale, è stato detto in modo provocatorio: “Abbiamo invitato Gesù a cena!”. Gli sguardi, specialmente dei piccoli, erano un po’ incuriositi. I più grandi sorridevano sommessamente. Ma così è stato. Gesù era proprio lì, nella sua Parola, nel suo Corpo e nel suo Sangue dell’Eucarestia, nel suo corpo che è la Chiesa e in modo particolare nelle sue membra più bisognose».

Il numero di Gocce di Marsala è disponibile online.

Scarica qui