Giovani e servizio a Roma. Fino al 31 luglio le candidature per il progetto “Mi sta a cuore”

Al via candidature per il progetto “Mi sta a cuore”, promosso da Caritas Italiana insieme all’AGESCI e rivolto a 4 ragazze e ragazzi di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Vivranno un anno di volontariato tra le povertà a Roma.

Un anno di impegno presso la sede di Caritas Italiana e presso le strutture della Caritas diocesana di Roma «per riscoprirci parte attiva del nostro ambiente, dei luoghi e dei territori che viviamo e influenziamo attraverso la nostra partecipazione», come dice don Antonio De Rosa, responsabile del progetto per Caritas Italiana.

Il progetto in questione è “Mi sta a cuore. Curare il presente per sognare il futuro”. Promosso insieme all’AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani), il bando è rivolto a giovani che si trovano «in una fase di scelta rispetto al proprio percorso di vita, al mondo del lavoro e all’assunzione di responsabilità personali e sociali e che hanno maturato dentro di sé il desiderio di un’esperienza di servizio attenta al territorio e ai bisogni dei più fragili. La partecipazione a questo progetto è un’occasione per fermarsi e mettere a servizio testa, cuore e mani, sperimentando che c’è più gioia nel dare che nel ricevere (At 20,35)».

Le attività prenderanno il via il 16 settembre 2024 e dureranno fino al 12 settembre 2025. Si prevede di affiancare 4 giovani a quelli dell’annualità in corso (vedi sotto le loro presentazioni).

«Questa proposta – sottolinea il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello – si colloca all’interno di un’attenzione più ampia che come Caritas da sempre dedichiamo ai giovani. È pensata soprattutto per dare loro l’opportunità di aprirsi a nuovi mondi ed esperienze, attraverso un servizio che nasce dall’attenzione a temi importanti come quelli dell’ambiente e del protagonismo dei giovani e da un lavoro di rete con altre realtà come l’Azione Cattolica e l’AGESCI».

Le candidature – per la selezione di 4 ragazze e ragazzi di età compresa tra i 20 e i 30 anni – devono essere inviate entro e non oltre il 31 luglio 2024, tramite questo form al link forms.gle/LqE1XmtTRjvopYJp6, allegando la documentazione indicata nel Bando completo, disponibile a questo link www.caritas.it/mistaacuore.

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Dal sito di Caritas Italiana, le storie dei quattro giovani attualmente in servizio:

«Sono Alessio Garofalo, ho 28 anni e sono nato e cresciuto a Palermo. Sono laureato in Comunicazione Digitale e Giornalismo e ho lavorato nel settore del marketing e dei social media. Nel 2016 ho conosciuto la Caritas di Palermo attraverso il Servizio Civile Nazionale. Quella esperienza ha fatto nascere in me una fortissima passione per il sociale, che negli anni mi ha portato a lavorare in diversi enti del Terzo settore, soprattutto come operatore e educatore per i bambini, in Italia e anche in Polonia, dove ho vissuto per un anno. Sono un missionario laico e ho viaggiato per il mondo, offrendo il mio contributo in progetti sociali e umanitari. Arrivo qui con la voglia di mettermi a disposizione e di creare una nuova melodia per la mia vita».

«Mi chiamo Antonella Pipino, ho 30 anni e vengo da Oria (BR). Sono una storica dell’arte. Sono ambientalista e la mia alimentazione è soprattutto planet-based. Credo che il volontariato sia una scelta civile e di responsabilità. Ho mosso i primi passi come educatrice nell’Azione Cattolica della mia parrocchia e successivamente ho svolto il servizio civile universale presso la Caritas della Diocesi di Oria».

«Sono Asia Re, ho 23 anni e vengo da Leverano (LE). Studio Scienze e Tecnologie per l’Ambiente. Cinque anni fa sono entrata in Azione Cattolica, soprattutto nei gruppi di bambini e giovanissimi, di cui sono educatrice. Partecipo a questo progetto con la voglia di mettermi in gioco e di scoprire nuove cose sul mondo».

«Sono Miriam Pintus, ho 21 anni e vengo da Iglesias, provincia del Sud Sardegna. Studio Scienze Internazionali a Torino dove, oltre a frequentare l’università, facevo l’animatrice in oratorio. Mi piace stare all’aria aperta, suonare il pianoforte e viaggiare. Questo progetto sarà una bella sfida, ed è proprio per questo che l’ho scelto».