“Scorgere un segno laddove sembra vi sia il nulla”

Cari amici, tanti auguri di buon Natale e di un sereno 2024 e grazie per ciò che siete e fate, insieme ai poveri a testimoniare l’amore di Dio padre per tutti i suoi figli.

Gli auguri fraterni, anzitutto, ancora di più se consapevoli della durezza del tempo che viviamo, così segnato da guerre che non hanno alcuna possibile giustificazione e da conflitti di ogni genere; penso anche a quelli le cui armi sono la concorrenza sfrenata e la ricerca del profitto a tutti i costi, causa di fame, distruzione ed esodi forzati dalle proprie terre, dalle proprie radici.

La povertà materiale che vediamo crescere attorno a noi è solo il volto più visibile di una condizione di sofferenza che riguarda sempre più famiglie, in modo particolare quelle con bambini piccoli, o persone sole, soprattutto anziane.

Eppure continuiamo fortemente a vedere nel Dio che nasce e che si fa uomo, nel suo Figlio prediletto, Gesù bambino, un motivo di riscatto, di speranza e di costante consolazione (2 Cor 1,3-5).

Il Dio che viene e che tornerà per il riscatto finale, è il Dio della vita e di quella speranza cristiana che ci aiuta a vedere anche ciò che non appare, a scorgere un segno laddove sembra vi sia il nulla.

Ed è per questo che come animatori della carità siamo chiamati a testimoniare ovunque la gioia e la speranza che derivano dal Vangelo e i segni di una solidarietà concreta, discreta, gratuita.

Giustino Trincia
direttore Caritas di Roma