“Caro Tata ti scrivo”, nuovo numero del giornalino

Online il nuovo numero del mensile per guardare la città e il mondo con gli occhi dei ragazzi del Centro di Prima Accoglienza “Tata Giovanni”

“Ho lasciato la mia famiglia poco più di un anno fa. Nel mio Paese non c’era futuro né per me né per loro. Nonostante avessi iniziato a lavorare in un’azienda edile da qualche mese, portavo a casa poco e niente. Mi avevano detto che il viaggio sarebbe stato difficile, ma non mi aspettavo proprio di vivere quei nove mesi in Libia”. È il racconto di M., egiziano, arrivato al Centro di Prima Accoglienza “Tata Giovanni” dopo un viaggio lungo, faticoso e, soprattutto, molto doloroso. La sua storia apre la prima pagina del nuovo numero del giornalino “Caro Tata ti scrivo”, mensile realizzato dai ragazzi del Centro Caritas.

Diversi i racconti. Storie di sofferenza e di speranza, come quelle degli egiziani Ahmed, Ibram, Eyed, di Maria dal Congo, di Adem, Ayoub, Amir e Kamal dalla Tunisia. Un vero e proprio viaggio nel mondo di questi giovanissimi, che su carta ripercorrono la loro infanzia, i loro sogni, ricette e tradizioni dei loro Paesi, i motivi della fuga, la difficoltà di lasciare le famiglie in patria, la fragilità psicologica per un futuro ancora incerto.

“Una comunità fraterna” è il titolo dell’editoriale firmato da Paola Aversa, dell’ufficio direzione Caritas. Un invito ad allargare lo sguardo per “sentirsi parte di una comunità fraterna, che a tutti chiede impegno e dedizione ma a tutti sa offrire sostegno e consolazione nelle difficoltà”.

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