Addio a Benedetto XVI, “la dolcezza della fede”

Il Papa emerito, 95 anni, si è spento il 31 dicembre alle 9.34 nella sua residenza in Vaticano

Sabato 31 dicembre, alle ore 9.34, il papa emerito Benedetto XVI è tornato alla Casa del Padre. “L’umile e semplice lavoratore della vigna del Signore”, come amava definirsi, si è spento a 95 anni nella sua residenza in Vaticano.

Nel messaggio inviato alle comunità parrocchiali di Roma, il cardinale Angelo De Donatis ha scritto:  

“Vi scrivo esprimendo il cordoglio mio e dell’intero Consiglio episcopale, unito ai sentimenti di gratitudine e amore per la sua persona e per il suo ministero. Proprio ieri sera ci siamo riuniti nella nostra cattedrale per accompagnarlo con la nostra preghiera e per sostenerlo con il nostro affetto. Da sacerdote, da teologo, da vescovo, da Papa, Benedetto XVI ha espresso, allo stesso tempo, la fortezza e la dolcezza della fede, l’essenzialità e la semplicità. Nella vecchiaia e nella malattia ha continuato a sostenere l’umanità con l’offerta di sé stesso, divenendo segno del volto bello della Chiesa che riflette la luce del volto di Cristo. Vogliamo pensare che questa mattina, Dio si è avvicinato a questo nostro fratello nel sonno della morte, Cristo e sua Madre sono venuti a prenderlo con loro e a condurlo nel Paradiso, dove il sogno di una vita è già diventato la realtà dell’eternità”.

La Caritas, che Benedetto XVI ha visitato due volte – il 4 gennaio 2007 nella Mensa di Colle Oppio e il 14 febbraio 2010 nei centri alla Stazione Termini – lo ricorda con le parole che ha espresso in quell’occasione:

“Senza verità, la carità scivola nel sentimentalismo. L’amore diventa un guscio vuoto, da riempire arbitrariamente.Gesù ha voluto identificarsi in maniera del tutto particolare con coloro che si trovano nella povertà e nell’indigenza. La testimonianza della carità, appartiene alla missione della Chiesa insieme con l’annuncio della verità del Vangelo. L’uomo non ha soltanto bisogno di essere nutrito materialmente o aiutato a superare i momenti di difficoltà, ma ha anche la necessità di sapere chi egli sia e di conoscere la verità su se stesso, sulla sua dignità”.