La Festa della carità alla Mensa di Ostia

Le parrocchie della zona hanno animato l’iniziativa della Settimana della carità

Giovedì 4 aprile, l’Ostello e la Mensa “Gabriele Castiglion” di Ostia, hanno ospitato la “Festa della Carità”, promossa nell’ambito della Settimana diocesana della carità. Preparata da operatori e volontari, ha riunito gli ospiti del centro, i volontari delle Caritas parrocchiali, del territorio sacerdoti e laici, che hanno davvero gremito il centro, creando un clima di partecipazione e fraternità.
E’ stato un semplice momento di preghiera, che ha contenuto diverse testimonianze di esperienze delle Caritas parrocchiali del territorio. LA parrocchia di San Giorgio ad Acilia ha raccontato l’esperienza dell’accoglienza per l’emergenza freddo, sottolineando come abbia arricchito le comunità parrocchiali che hanno collaborato, attivando risorse, progettualità e processi di rinnovamento.
Molto significativa anche la testimonianza di Cristiano, studente del liceo Labriola, che entrato in contatto con la Mensa tramite la scuola da tre anni fa servizio come volontario due volte al mese” poche ore passate in un ambiente tranquillo, e in cui ci si rende importanti per qualcun altro anche facendo poco”.
Particolarmente intensa la testimonianza di Adila, una donna del Marocco ospite dell’ostello: si è detta “onorata di parlare in nome di Dio, che ci riunisce”.

“La mia esperienza personale – ha detto – non è priva di sofferenze e mi ha portato qui senza volerlo. Nonostante ciò, non si può negare il bene condiviso, provando a vivere le cose come vengono, cercando di imparare a dare e ricevere e a capire che tutto può essere un momento di conoscenza profonda dell’altro ed un’occasione per osservare le sincere reazioni dell’anima, non tanto di cortese ringraziamento, quanto di autentica gioia. Credo che tutti noi, ospiti e non, dobbiamo imparare ad apprezzare anche le cose più piccole e semplici perché ciò che a noi, a volte, può sembrare inutile, per qualcun altro può essere qualcosa di molto importante”.

Al termine gli ospiti e gli operatori hanno regalato a tutti i partecipanti un portachiavi in resina contenente una barchetta di carta, con scritta la parola “aiuto” nelle varie lingue rappresentate nel centro: un segno significativo che richiama la navigazione della vita di ciascuno, che a volte porta dove non si vuole ma si può sempre ripartire grazie all’aiuto degli altri.
Infine, una condivisione di dolci e varie pietanze portate dai partecipanti ha permesso ai partecipanti di conoscersi meglio, parlare di idee e progetti futuri, scambiarsi contatti ed esperienze.