«Sono onorato di condividere questa importante storia della Chiesa di Roma»

Il messaggio di saluto a operatori e volontari di don Benoni Ambarus, dal 1° settembre nuovo direttore della Caritas

Lettera don BenCarissimi,

come molti di voi hanno già appreso, dal 1° settembre il mandato pastorale che mi è stato affidato nella Caritas diocesana di Roma continua con l’incarico di Direttore. In questi giorni sono riuscito ad incontrare personalmente solo alcuni di voi per condividere i sentimenti che mi animano. Per questo, in attesa di incontrarvi nei diversi Servizi-Segno in cui siete impegnati, ho pensato di inviarvi questo breve messaggio.

Nei mesi che abbiamo trascorso insieme, ho potuto conoscere da vicino la ricchezza dell’opera pastorale che la Caritas svolge nell’ambito della Chiesa di Roma. La professionalità degli operatori, la grande disponibilità dei volontari, la dedizione dei diversi collaboratori: tutti animati da una fede profonda e dalla consapevolezza che l’impegno per la giustizia a fianco ai poveri – gli ultimi, i diversi, i più emarginati di ogni cittadinanza e religione – nasca dalla concretezza dell’esperienza eucaristica.

Gli incontri con gli ospiti dei diversi centri diocesani, in questo periodo, sono stati per me la scuola del Vangelo della vita attraverso gli occhi e il cuore dei poveri. Un’esperienza che mi ha rafforzato nella convinzione di come la Carità si realizzi attraverso la difesa della dignità di ogni persona.

Il prossimo anno la Caritas di Roma celebrerà il quarantennale della sua fondazione. Sono consapevole e onorato di condividere insieme a voi una parte importante della storia di questa Chiesa. Per questo vorrei ricordare, iniziando dal primo direttore don Luigi Di Liegro, quanti ci hanno lasciato questo patrimonio di fede e testimonianza. Non posso poi non rivolgere un pensiero e le mie preghiere a don Enrico Feroci, il mio predecessore. Oltre all’amicizia che ci lega da molto tempo, vorrei ringraziarlo a nome di tutta la Caritas per quanto ha fatto in questi nove anni. Il suo essere “presta-parola” dei poveri – come ama definirsi – si è tradotto in scelte coraggiose, capacità organizzative e in una testimonianza preziosa e discreta. Don Enrico, un maestro di vita e di fede, ha fatto crescere tutti noi nella corresponsabilità e nel sentirci sempre più Chiesa.

Colgo l’occasione per ringraziare ognuno di voi per ciò che opera nel quotidiano. Augurandovi un buon inizio per il nuovo anno pastorale, vi ricordo l’appuntamento del prossimo 20 ottobre alle ore 9.30 all’Università Lateranense, per la presentazione del programma pastorale 2018-2019 con il cardinale Angelo De Donatis.

Vi saluto fraternamente.
Don Benoni Ambarus