I giovani consacrati alla Cittadella della Carità

Il 16 e 17 settembre più di 600 partecipanti all’incontro mondiale in visita al centro Caritas

Consacrati2«Siate donne e uomini di adorazione» è stato questo l’invito che Papa Francesco ha rivolto ai cinquemila partecipanti al raduno mondiale dei giovani consacrati che si è tenuto nell’aula Paolo VI del Vaticano dal 15 al 19 settembre. Un invito che più di 600 tra religiosi e suore hanno voluto sperimentare in un modo particolare, visitando la Cittadella della Carità “Santa Giacinta” della Caritas di Roma e trascorrendo una serata con i senza dimora ospitati nei centri di accoglienza.

«Un incontro con Gesù attraverso la contemplazione del povero» ha detto monsignor Enrico Feroci incontrando i giovani all’interno della Chiesetta al centro della Cittadella. Per due sere, mercoledì e giovedì, suddivisi in cinque gruppi linguistici, molti dei partecipanti all’incontro dal titolo “Svegliate il mondo – Vangelo, Profezia, Speranza” organizzato dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica nell’ambito dell’Anno della Vita Consacrata, hanno percorso “Il cammino dell’incontro” spargendosi nei diversi servizi della Caritas e di altre realtà romane.

«È stata un’esperienza molto particolare» spiega Gianni Pizzuti, responsabile dell’Area Volontariato della Caritas. «La maggior parte dei religiosi e delle suore, anche se giovani e ancora in formazione, è già molto impegnato nelle opere di carità. Confrontarci con loro è stata un’importante occasione di condivisione». A destare maggiore interesse, soprattutto tra gli stranieri – che erano la maggioranza – è stato l’Emporio della solidarietà, il primo “supermercato” gratuito nato in Europa per le famiglie in difficoltà.

Consacrati5Molte domande e curiosità sul funzionamento, il sistema di selezione dei beneficiari, sull’approvvigionamento delle merci e sul ruolo dei volontari. Altro aspetto che hanno approfondito è stato il rapporto tra la Caritas e l’amministrazione pubblica attraverso il sistema delle “convenzioni” che coprono in parte i servizi forniti dalle mense e dagli ostelli. Un fuori programma molto gradito c’è stato per i gruppi di lingua spagnola e di lingua portoghese. Il loro tour nella cittadella è stato guidato da Vilma, brasiliana, e da Maria Ortenzia, argentina.

Sono due anziane ospiti della casa di accoglienza Santa Giacinta, che da oltre dieci anni vivono nel centro Caritas. Una visita che si è protratta fino a tarda sera ed è sfociata in lunghi ricordi e canti popolari intonati in gruppo. «Con i consacrati italiani o che vivono nel nostro Paese il rapporto è stato più profondo – spiega Pizzuti – e con molti abbiamo gettato le basi per una futura collaborazione. Istituti di Sassari, Padova e Palermo hanno chiesto di poter svolgere un’esperienza di servizio a mensa con gli studenti delle loro scuole o con i novizi, ospitati nella foresteria della Cittadella».