Il ricordo di Don Luigi Di Liegro

Mons. Feroci: «Don Luigi  è stato segno dell’amore di Dio per ognuno di noi, nessuno escluso»

 

IMG_3898Il 12 ottobre 1997, anche quell’anno era domenica, Don Luigi Di Liegro – fondatore e primo direttore della Caritas di Roma – è tornato alla casa del Padre.

Ieri e oggi gli amici, i volontari, gli operatori Caritas e gli ospiti dei centri lo hanno ricordato con due celebrazioni eucaristiche nella Chiesa di San Damiano da Molokai a Villa Glori e, stamane alla “Cittadella della Carità-Santa Giacinta”.

«Don Luigi – ha detto monsignor Feroci – è stato segno dell’amore di Dio per ognuno di noi, nessuno escluso. Come diceva don Luigi “la carità deve essere l’amore inteso come condivisione del disagio dell’altro, disponibilità, dedicare un po’ del nostro tempo a coloro che hanno bisogno di aiuto sia esso materiale, morale o spirituale . Non è necessario essere ricchi per aiutare gli altri, basta una stretta di mano un po’ più forte, basta un sorriso, una carezza a un bambino o ad un anziano in difficoltà».

Durante l’offertori anche il dono di una copia di AVVENIRE «Ti offriamo Signore un giornale, aiutaci a vedere nella vita quotidiana il dolore degli uomini, l’angoscia e l’ansia di molti che soffrono, la gioia piccola e semplice che non fa notizia, il bene che nasce nel cuore. Perché, come diceva Don Luigi :“Non si può amare a distanza, restando fuori dalla mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto non si può amare senza condividere”».

Al termine la testimonianza di Tina, la prima volontaria dell’Ostello di Via Marsala: «occupammo il locale mettendo dentro quattro tavolini…».

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