I progetti del Fondo Europeo per i Rifugiati

In occasione della Giornata del Rifugiato la Caritas di Roma presenta i risultati dei progetti FER “SPES 2” e “Sfida per l’autonomia”

Come tradizione, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, la Caritas diffonde i risultati dei progetti co-finanziati dal Fondo Europeo per i Rifugiati a chiusura dell’Annualità 2013 che termineranno il 30 giugno prossimo.

I due progetti presentati sono:

S.P.E.S. 2 – Sostegno Psicologico e Sociale per richiedenti e titolari di protezione internazionale, vittime di tortura e violenza
Il progetto si è sviluppato in due Moduli consecutivi a partire dal 10 agosto 2012. Nel corso di questi due anni di attività progettuale sono stati ascoltati quasi 500 destinatari vulnerabili di cui oltre 200 sono stati presi in carico ed accompagnati dalla Caritas di Roma e dal partner di progetto, Associazione Centro Astalli, in percorsi di cura e riabilitazione psicofisica, di inserimento socio-lavorativo e di sostegno all’autonomia abitativa.
venfaroTra i destinatari inseriti nel progetto, 44 sono stati complessivamente accolti nella struttura di accoglienza residenziale dedicata specificamente alle vittime di violenza e tortura. Solo nella prima annualità, la struttura ha accolto anche 10 donne. Per tutto il periodo dei due Moduli sono state erogate, senza soluzione di continuità, lezioni di italiano presso la scuola del Centro ascolto stranieri della Caritas di Roma.
Grazie al progetto sono stati complessivamente erogati quasi 70 mila euro in contributi diretti ai destinatari per: pagare corsi di formazione professionale (14 destinatari); sostenere con un contributo il tirocinio formativo, anche di tipo curriculare (12 destinatari); promuovere l’autonomia abitativa (sostegno all’affitto o inserimento in semi-autonomia a favore di 15 destinatari, per lo più nuclei monoparentali); sostenere la partecipazione a laboratori di riabilitazione psicofisica (18 destinatari).
Nonostante la vulnerabilità delle persone assistite e accompagnate nel corso delle attività progettuali abbia costituito una criticità importante, specie per i portatori di disagio mentale, grazie al lavoro di équipe e alla professionalità del gruppo di operatori coinvolto si sono potuti mettere in campo più di 1.200 interventi integrati volti all’inclusione sociale, lavorativa e abitativa di richiedenti e titolari di protezione internazionale, vittime di tortura e violenza.

“SFIDA PER L’AUTONOMIA. Interventi per l’integrazione di richiedenti e titolari di protezione internazionale”
L’iniziativa progettuale – realizzata in partenariato con il Centro Astalli e finanziato dal Fondo Europeo per i Rifugiati (FER 2008-2013, AP 2012, Azione 1) – ha preso il via il 1 luglio del 2013 con l’obiettivo di avviare e rafforzare i percorsi di inclusione socio-economica dei richiedenti e titolari di protezione internazionale, attraverso interventi integrati e complessi attinenti le varie sfere dell’integrazione.
_mg_0001-1Sono state così poste in essere misure volte a sostenere i destinatari nell’autonomia alloggiativa, con attività che vanno dall’orientamento al mercato abitativo, in favore di 25 destinatari, sino all’erogazione di contributi economici a copertura delle spese per l’affitto, di cui hanno usufruito 17 destinatari (in prevalenza nuclei familiari).
Allo scopo di ridurre l’esclusione sociale dei richiedenti e titolari di protezione internazionale, sono stati promossi percorsi di formazione e avviamento al lavoro. Nello specifico sono stati realizzati corsi di formazione professionale in favore di 8 destinatari in vari settori (ristorazione, turismo, sicurezza); sono stati inseriti 10 destinatari in tirocini formativi con rimborso spese, della durata di 3/4 mesi, in aziende operanti in vari comparti (officine meccaniche, ristoranti, alberghi e aziende della grande distribuzione); è stato realizzato un corso di informatica di base per 15 allievi, comprensivo di un modulo dedicato alla ricerca attiva del lavoro attraverso strumenti informatici e la rete; in favore di 23 destinatari sono stati erogati contributi di vario genere tutti finalizzati alla promozione dell’occupabilità e del profilo professionale dei destinatari (sostegno al conseguimento della patente di guida, B,C CQC, del patentino per il muletto, pagamento delle tasse universitarie, acquisto di libri ecc). Gli interventi realizzati in ambito lavorativo sono stati integrati da attività di orientamento, counselling e tutoraggio da parte di operatori specializzati.
Per favorire la conoscenza degli elementi base della lingua e della cultura italiana è stato organizzato un corso per analfabeti totali o analfabeti funzionali cui hanno preso parte 11 allievi.
Come ultimo ambito di intervento sono state promosse attività volte a favorire l’accesso al SSN ed in particolare alla medicina di base, attraverso un servizio di mediazione presso il Poliambulatorio di via Luzzatti della ASL RMA e tramite l’organizzazione di seminari di educazione alla salute delle donne ospiti di centri di accoglienza del circuito di Roma Capitale. Infine sono stati erogati corsi di formazione in favore di medici di base e specializzandi medici di base per avvicinarli al fenomeno dell’immigrazione e sensibilizzarli rispetto alle specifiche esigenze e problematiche dei protetti internazionali.
Nel suo complesso il progetto ha preso in carico oltre 141 destinatari e sono stati erogati contributi per il lavoro, la formazione e la casa per un totale di circa 86 mila euro di cui hanno potuto beneficiare oltre 74 destinatari.