Mediazioni Metropolitane: la ricerca su richiedenti asilo e titolari di protezione

Sperimentazione di un modello di dialogo e intervento a favore dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in situazione di marginalità

Nelle grandi città italiane molti rifugiati vivono nei cosiddetti “insediamenti spontanei”: vere isole di emarginazione, spesso a pochi metri da stazioni e centri commerciali, che accolgono centinaia di persone, convinte di non avere alternativa. Se pur con livelli di gravità diversi, in tutti questi insediamenti le condizioni abitative sono abbondantemente al di sotto di ogni standard minimo accettabile in relazione alla salute e alla sicurezza. Certamente la situazione più problematica è quella di Roma, dove si stima che negli insediamenti spontanei vivano complessivamente 1.200-1.500 persone.

Come può accadere questo? Quali percorsi si possono pianificare per superare una situazione inaccettabile, che offende la dignità di tante persone? Per rispondere a questi interrogativi l’équipe del progetto “Mediazioni Metropolitane. Studio e sperimentazione di un modello di dialogo e intervento a favore dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in situazione di marginalità”, co-finanziato dal Fondo Europeo per i Rifugiati 2008-2013, ha intervistato 520 richiedenti e titolari di protezione internazionale e svolto sopralluoghi e colloqui in 8 insediamenti spontanei a Roma, Milano e Firenze, realizzando la più esauriente ricerca sul fenomeno fra quelle fin qui svolte.

Lo studio – 520 interviste, il 75% delle quali a titolari di protezione internazionale – evidenzia una profonda mancanza di fiducia nei confronti di uno Stato che “commette ingiustizie” e non riesce a “garantire ai rifugiati gli stessi diritti che hanno negli altri paesi europei”.

La Caritas chiede interventi più incisivi sulle misure che favoriscano l’inclusione lavorativa (oltre l’88% degli intervistati attualmente non è occupato) e la formazione (il 42% conosce troppo poco la lingua italiana). «Ma più urgente – si legge – è ristabilire un dialogo con queste persone, ricostruire il rapporto di fiducia indispensabile alla riuscita di qualunque percorso».

Lo studio considera inefficaci le politiche dettate dalle “emergenze”: il 37% degli intervistati è arrivato in Italia con gli sbarchi del 2008 e oggi vive in un insediamento spontaneo. Per questo, la Caritas chiede «una riforma decisa dell’intero sistema come presupposto indispensabile per non svuotare di senso e di efficacia gli interventi che le singole Amministrazioni locali sono chiamate a predisporre per rispondere alle emergenze che attualmente insistono sui loro territori».

Mediazioni Metropolitane – Sintesi ricerca
Mediazioni Metropolitane – Rapporto di ricerca